L’istituzione della Banda in Avigliano ha origini antiche, con le prime testimonianze che risalgono al 1700. Tuttavia, è nel 1851 che la tradizione bandistica aviglianese assume un ruolo di primaria importanza grazie all’istituzione del Regio Ospizio da parte del re Ferdinando II di Borbone. Questo orfanotrofio accoglieva giovani provenienti da tutta la provincia di Potenza e li formava nelle arti musicali, diventando in breve tempo un punto di riferimento musicale per l’intera regione.

L’Ospizio, sotto la guida di maestri illustri, si distinse per un’intensa attività didattica e per i suoi stretti rapporti con il Conservatorio di Napoli. Molti degli allievi dell’istituto diventarono a loro volta musicisti e maestri di fama nazionale. Tra i nomi più illustri troviamo Ruggero Rizzitelli e Roberto Orlando, che hanno lasciato un segno indelebile nella tradizione musicale di Avigliano.

Nel corso del XX secolo, la tradizione bandistica ha vissuto momenti di grande riconoscimento, come il secondo posto ottenuto nel 1934 ai Littoriali Fascisti. Nonostante la chiusura dell’Ospizio trasformato in Orfanotrofio Provinciale nel dopoguerra, la passione per la musica bandistica è rimasta viva grazie al lavoro di insegnanti e musicisti locali.

Nel 1983, grazie all’iniziativa del Maestro Ruggero Rizzitelli, l’attività bandistica è stata ripresa. Più recentemente, l’Associazione “Banda Musicale Città di Avigliano”, diretta dal Maestro Vito Coviello, ha dato nuovo slancio a questa preziosa tradizione, coinvolgendo giovani musicisti e preservando il patrimonio artistico-musicale di Avigliano per le future generazioni.

Dalla stagione bandistica 2024-2025 la banda è diretta dal Maestro Enzo Cerbino, che continua a portare avanti questa tradizione con passione e dedizione.